Due cosette le potrò pur dire come Teologa della
comunicazione? Sì, e ho tutta l’intenzione di farlo se pur di gettare badilate
di letame contro la Chiesa i radical chic pluralblablabla diventano pure…udite udite…omofobi.
Ma si sa il letame è un ottimo concime e mi va di
farci germogliare sopra un bel po’ di semini per puntini sulle “i”.
Il numero dell’Espresso in edicola questa
settimana crea uno stato di coma etilico immediato per la quantità di
informazioni. Tutta roba sistematicamente smentita con precise e
dettagliatissime argomentazioni dalla sala stampa vaticana poiché riconosciute
“inattendibili”.
Ma continuiamo a concimare: il sollazzo estivo
dell’Espresso è screditare Mons. Battista Ricca, che in quanto nunzio è un
diplomatico e se fosse un diplomatico dello stato italiano i nostri
articolistelli avrebbero bel più di una conseguenza rognosetta sul groppone,
infatti un dossier sulla privacy di un cittadino di qualsiasi Stato
secolarizzato Occidentale riconoscerebbe, a ragione, come seria lesione della
libertà della persona, come pure fa notare Ferrara su Il Foglio ancora fresco
di stampa. Per stare in ambito legalista (giudiziario è un termine ancora da
meritare in simili contesti), non stavamo forse lottando a suon di cannonate
arcobaleno contro le mura di cinta di oltraggiosi (?) atteggiamenti omofobi ad
ogni angolo di strada? Allora? Per la Chiesa, ammesso e non concesso che le
accuse siano fondate, evidentemente tutto ciò non è applicabile.
E NOTA BENE che stiamo parlando di pure
illazioni.
Per Ernesto Galli della Loggia è necessario dire
sul Corsera, e per noi, leggerlo e
ricordarlo che quell’espressione,
lobby gay, fu tollerata in bocca al Papa, ma sarebbe osteggiata come prova di
intolleranza omofoba in qualunque altra bocca, in qualunque altro contesto. Se
si dicesse che il made in Italy della moda milanese è governato da una lobby
gay, l’Espresso verserebbe, e con lui gli altri giornali
di un mondo beatamente secolarizzato, quintali di inchiostro per stigmatizzare
il mal detto.
Che dire ai principi
dell’inchiostro arcobaleno che scrive a tratti come le penne difettose?
Auguri e figli gay.
L’unico modo certo di far estinguere il pericolo della trasmissione genetica
dell’ipocrisia.
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