Non ho mai creduto di essere una
moralista di fatto se non per titolo di
studio, non è nella mia testa ma c’è il grosso ma dell’intolleranza grave ai
parvenue ostentatori, una razza in esponenziale proliferazione - anello di
congiunzione tra il coniglio e l’olgettina -la mia criptonite neutralizzatrice.
È allarmante sintomo di moralismo acuto se in tempo di suicidi giornalieri di
padri di famiglia sento salire prepotente e inarrestabile un conato di vomito
alla notizia che la Birkin di coccodrillo poroso, color ciliegia, è arrivata a
106 mila euro. 106 MILA EURO, una quantità di denaro superiore al Prodotto
Interno Lordo di alcuni Paesi dell’Africa. Prezzo cafone come le cafone signore
che la acquistano. Moralista? Boh può darsi. Ma dove c’è fumo c’è fuoco e di
amorale qui c’è non solo un prezzo fuori da ogni logica umana ma anche la buona
compagnia di tutta l’aneddotica da diporto costruita attorno ad un oggetto
rinunciabile per l’acquisto del quale esistono liste d’attesa lunghe cinque
anni. Cosa significa questo dato se non che c’è un’effettiva grande domanda
dell’articolo? Esistono interi portali che ti spiegano, con un uso naif delle
buone regole della grammatica italiana – del resto anche le acquirenti non è
che siano esattamente delle fruitrici del lessico petrarchesco o
proverbialmente dotate di grande estro verbale– come assicurarti l’acquisto del
tascapane coatto. Il rituale prevede che tu entri in un punto vendita Hermès e,
solo dopo aver acquistato una quantità considerevole di articoli, che da parte
loro hanno anch’essi il loro ragguardevole prezzo, inizi a corteggiare
squallidamente la commessa/o (che mi si dica ciò che si vuole ma è una commessa
tanto quanto la lodevole e sacrificata commessa della bottega di caccio cavallo
a conduzione familiare) che se hai acquistato abbastanza e prometti fedeltà e
un pezzetto di rene ti fa scavalcare, di poco, of course sia mai, la lista
lunga quanto il rotolo della carta igienica Regina. Da fashion victim sono
felice di constatare che so fermarmi sull'orlo del baratro, e si sa la
moda sa essere seducente come il peccato, però vale la pena ricordare che è
difficile che un dittatore si accontenti di dominare su una sola categoria di
sudditi alla volta.
Chiusura moralista di un articolo
moralista. Embe’?!
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