domenica 15 dicembre 2013

Mauro Pili: "TUTTO GRAVERA' SUL BILANCIO REGIONALE"

Deputato Unidos, tutto gravera' su bilancio Regione (ANSA) - CAGLIARI, 15 DIC - Con un emendamento appena presentato in commissione Bilancio alla Camera, il Governo da' il via libera alla modifica dell'art.10 dello Statuto della Regione Sardegna, aprendo di fatto la strada alla fiscalita' di vantaggio, "ma - denuncia il deputato Mauro Pili di Unidos (ex Pdl) - scrive in maniera esplicita che ogni taglio alle tasse dovra' gravare sul bilancio regionale". "In pratica - spiega il parlamentare sardo - il Governo scarica la Sardegna e non riconosce in alcuna maniera alcun riequilibro dovuto agli svantaggi dell'insularita'. La Regione, dunque, e' libera di applicare qualsiasi tipo di taglio fiscale ma non avra' alcuna compensazione dallo Stato. Ed difficile - sottolinea Pili - che con un bilancio gia' in rosso la Regione possa decidere per le sforbiciate. Ora non resta che una grande causa alla Corte di Giustizia europea per il risarcimento del divario insulare". "La proposta di modifica dell'art. 10 - si legge nella relazione tecnica del Governo - si sostanza nella possibilita' di prevedere agevolazioni fiscali, esenzioni, detrazioni di imposta, deduzioni dalla base imponibile e concedere, con oneri a carico del bilancio regionale, contributi da utilizzare in compensazione ai sensi della legislazione statale; consentirebbe altresi' alla Regione di modificare le aliquote in aumento entro i valori massimi di imposizione stabiliti dalla normativa statale o in diminuzione fino ad azzerarle. Nel rispetto della normativa statale e comunitaria - prosegue la relazione - la proposta di revisione dell'art. 10 dello Statuto non determina maggiori oneri a carico della finanza pubblica, considerato che le agevolazioni che la Regione puo' applicare sono a carico del proprio bilancio". "Qualcuno tentera' di gridare alla liberta' fiscale in realta' - conclude Pili - e con onesta' bisognera' prendere atto di un vero e proprio tentativo dello Stato di scaricare ulteriormente la Sardegna". (ANSA)

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