lunedì 23 dicembre 2013

Fabio Fazio: nuovo addetto stampa di Renzi.

Mentre Berta filava in attesa che i ravioli cuocessero per Pipino e Carletto Magno finisse di giocare nel box probabilmente già assisteva alle teletrasmissioni siglate dai poteri forti. Oggi, a qualche lustro di distanza, manteniamo la felice tradizione. Del resto, una grande civiltà si riconosce nell’alto numero di tradizioni che essa annovera in seno alla propria cultura e in Italia non ci batte nessuno in quanto a solerte attaccamento alla tradizione popolare. Di che stupirsi dunque se l’infotainment della Rai Tre di prima serata è un prolungamento animato dell’agenda di Fonzies dalla “c” aspirata, che fa tanto  brand fiorentino spendibile cinque stagioni l’anno. Renato Brunetta, scordando i trascorsi minzoliniani accusa male il colpo della sovraesposizione del neo segretario del PD sulla rete pubblica e se ne lamenta in un duello all’arma bianca con l’imperatore di Rai Tre che, c’è da scommetterci, continuerà la singolar tenzone per le investiture saltando à a piè pari la sua Canossa presso Papa Brunetta che pochi minuti fa non ha saputo risparmiarsi l’ennesima boutade all’indirizzo di Fazio. Fu vera gloria?

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