mercoledì 4 dicembre 2013

Juventus-Udinese. Quando i bambini fanno ohhhh..

Sembrerebbero emergere facili gli allarmismi di un’inciviltà senza requie e senza punto di ritorno davanti all’episodio appena occorso di Juventus – Udinese, ma mica è tanto vero. Siamo molto meno moralisti di quel che diamo ad intendere, Malagò docet. Non ne farei una questione antropologica e certamente non colpevolizzerei padri e madri menefreghisti ma, al tempo stesso, mi chiederei sinceramente perché per giovani e giovanissimi lo sport da stadio faccia il paio col turpiloquio. C’è più di qualcosa che non torna e la responsabilità è completamente dei genitori solo nel momento in cui si minimizza sul rimedio. Non è il momento giusto di fare spallucce, e lo spirito di caserma non lo si neutralizza solo con lo sventolio delle bandiere arcobaleno. Una proposta tra le altre? Condivisibile l’idea della giornalista Lucarelli. Non ci vuole Maria Montessori, o peggio, un plotone di psicoterapeuti da talk show per capire che occorra una giusta correzione per cui un genitore responsabile bene farebbe a portare i cari pargoletti a raccogliere cartacce allo stadio, fino all’ultima Pringless frantumata…così, ad edificazione popolare e a memento futuro. 

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