martedì 24 settembre 2013

Pili contro la convenzione Tirrenia. Contro l'ignavia politica la mobilitazione di tutti i Sardi che reAgiscono con Unidos

23 settembre Piazza Lamarmora - Iglesias
«In un momento in cui nel mondo si cerca di avere l’alluminio - materiale senza pari per caratteristiche di alta elasticità, resistenza e lavorabilità – noi, in Sardegna, cosa facciamo? Noi chiudiamo! Sia chiaro che a noi non interessa l’elemosina degli sconti. Non ci interessa. Esigiamo di esser messi produttivamente alla pari col resto dell’Italia».

Mauro Pili, leader di Unidos ricorda l’evocativa realtà di PARIS a cui lavora infaticabilmente, inascoltato,  dal 2010: «Paris è l’acronimo di Piano Attuativo Riequilibrio Insulare Sardegna. PARIS significa dunque Alla Pari e Uniti». Ma in Parlamento «Io sono solo. Ho votato per 1200 volte contro le indicazioni del mio partito. Solo pressioni e vessazioni contro l’impegno del difendere la Sardegna. L’unica risposta, quella di Calderoli che proponeva un ridicolo “Federalismo solidale”. A noi non interessa. Noi vogliamo essere messi alla pari col resto dell’Italia». Il deputato insiste su l’unica arma che ora rimane in mano ai Sardi presentando la sua iniziativa targata Unidos: ReAgiamo, ad Iglesias.  "Odio gli indifferenti" dichiarava Antonio Gramsci. Nel momento in cui lasceremo scorrere la nostra indifferenza è allora che Tirrenia, Enel e grandi lobbies ci mangeranno vivi. La nostra risposta è Mobilitazione, reAgiamo. Pili continua dunque la proposta della sua petizione da proporre al Presidente della Repubblica: la raccolta firme per la revoca della convenzione Tirrenia e approvazione del decreto per il riequilibrio insulare. Una battaglia che segnerebbe una vittoria del popolo Sardo intero, trasversale al carnevale dei colori partitici.
Unidos. Mauro Pili. Iglesias. ReAgire 

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